Nella Tuscia viterbese, la produzione di olio extravergine di oliva di qualità nasce anche da pratiche agricole fatte con attenzione e coerenza con la storia del territorio. Tra queste, la potatura degli olivi è uno degli interventi più importanti: migliora la salute delle piante e influisce direttamente sulla qualità del raccolto.
🌿 Perché la potatura è essenziale
Una buona potatura mantiene l’equilibrio tra crescita vegetativa e produzione di olive. Permette alla luce di penetrare nella chioma e favorisce la circolazione dell’aria, riducendo problemi legati a umidità e malattie. Una chioma ben gestita facilita anche la raccolta, rendendo il lavoro più rapido e riducendo lo stress per la pianta.
Nella provincia di Viterbo, la potatura si fa di solito una volta all’anno. Si eliminano rami secchi o malati e si controlla la forma della pianta per mantenerla produttiva senza indebolirla. Un taglio eccessivo o trascurato può compromettere la qualità del frutto e, di conseguenza, dell’olio EVO.
🫒 Il metodo del Frantoio Cesare Battisti
Il Frantoio Cesare Battisti di Vetralla, fondato nel 1919, è un riferimento per chi cerca olio extravergine di oliva della Tuscia fatto secondo regole agronomiche rispettose dell’ambiente. La cooperativa, con più di 500 soci, applica un metodo di potatura mirato a ottenere frutti sani, riducendo al minimo l’uso di trattamenti invasivi.
Questa attenzione parte dagli uliveti e arriva fino alla molitura a freddo, che valorizza la materia prima raccolta da piante curate con costanza.
🌳 Un gesto che tutela territorio e qualità
La potatura degli olivi nella Tuscia è parte di un ciclo che unisce agricoltura sostenibile, identità locale e qualità certificata. Il lavoro di realtà come l’Antico Frantoio Cesare Battisti garantisce un prodotto finale che rispetta l’ambiente e racconta la storia agricola di Vetralla e del viterbese.